CENNI STORICI DEL TIRO A SEGNO IN TREVISO
Un giornale della nostra provincia notiziava che dal 1810 esisteva in Treviso, presso l’attuale zona Stadio un “Tiro al Bersaglio”.A tutt’oggi, gli esiti di una ricerca storica di documenti e beni un tempo di proprietà fanno risalire e assumere come anno di esistenza della Società Trevigiana del Tiro a Segno il 1868. Tale anno risulta, infatti, sul progetto di costruzione del poligono entro le mura cittadine di Treviso. A ciò fece seguito l’acquisto del terreno da parte della Società per una fascia larga 12 metri e lunga quasi 300, decorrente da Porta Altinia lungo il Bastione San Paolo..
L’inaugurazione dell’opera avvenne il 7 giugno 1874 con una competizione sportiva cui fece seguito una ricca e solenne premiazione. Per tale evento Giuseppe Garibaldi il 1° giugno scrisse da Caprera ai Tiratori Trevigiani e alla Cittadinanza una lettera di ringraziamento di stima e di sprone nel seguente testo :
– ALLA SOCIETA DEL TIRO A SEGNO PROVINCIALE
– MIEI CARI AMICI, GRAZIE PER IL FAUSTO ANNUNZIO.
– SI!!! ALLA SANTA CARABINA, NOI DOBBIAMO RACCOMANDARCI PER COSTITUIRE IL PERIODO DELLA GIUSTIZIA E DEL VERO CHE DEVE FARE L’ITALIA PROSPERA.
-UN SALUTO DI CUORE A TREVISO.
– CAPRERA 1° GIUGNO 1874 – GIUSEPPE GARIBALDI.
Dal 1913 l’attività di tiro veniva esercitata nel cosiddetto “Campo di tiro” trasformato nel 1927 nell’attuale struttura di fabbricati e opere di sicurezza di Via Fonderia . Oggi, a seguito di alterne vicende politiche e amministrative il Comune di Treviso è proprietario del terreno e il Demanio Militare è proprietario dei fabbricati storici. La Sezione ne ha del tutto l’uso esclusivo.
Da tale ultima data, disponendo della nuova e appropriata struttura, prese particolare impulso l’attività sportiva Trevigiana che si compenetrava con l’addestramento militare e pre-militare dei giovani. Merita evidenziare che, sin dagli albori di questa disciplina sportiva la partecipazione femminile è sempre stata attiva e di livelli elevati.
Ovviamente le vicissitudini belliche mondiali comportarono rallentamenti e sospensioni di attività, rovina e danni alle strutture, dispersione di documentazione e materiali ma questo non impedì che il prestigio dei tiratori e Tiratici trevigiane primeggiasse nelle più prestigiose competizioni nazionali.La ripresa dell’attività nel secondo dopoguerra (1945) è correlata al graduale ripristino delle strutture limitate però alla distanza di 50 metri e non più a 300.Nel luglio 1965 un fortunale abbatté parte delle protezioni murarie e quindi l’attività sportiva veniva forzatamente azzerata. Ciò non impedì anzi stimolò i tiratori trevigiani, impossibilitati ad allenarsi, di partecipare al maggior numero di gare possibili con la serenità di un allenamento convertendo in tal modo l’avversità atmosferica in prestigiosi risultati agonistici. Lo “stile” di vincere più in trasferta che in casa è ancora valido per i tiratori trevigiani.Nel 1976 l’ UITS -Unione Italiana Tiro a Segno – promuove le specialità ad aria compressa a metri 10e fino al 1981 l’attività viene svolta su linee a cielo aperto. Nel contempo viene realizzato con slancio volontaristico della Sezione e sforzo finanziario diversificato : indebitamento bancario – contributo UITS – finanziamento privato dell’Avvocato Carlo Mazzaro, uno stand indoor di 24 linee più il bersaglio mobile per le suddette specialità emergenti.La nuova struttura viene inaugurata nel 1982 e intitolata al tiratore Augusto Mazzaro.La ristrutturazione del 1981 – 82 riguardò anche gli altri impianti di tiro portandoli alla attuale consistenza.
Dal 1983 inizia una importante era per l’attività agonistica che vede la Sezione, al completo sia di squadre di tutte le specialità olimpiche che di impianti efficienti, scalare con decisione le classifiche collocandosi al primo posto nazionale a partire dal 1985 e così per cinque anni consecutivi.
Il più recente ampliamento strutturale e stato completato nel 2005 e concerne un padiglione composto da due stands di tiro per grossi calibri a 25 metri per complessive 16 linee realizzato dal Comune di Treviso su progetto e contribuzione della Sezione. L’impianto è stato intitolato nel 2006 allo scomparso ex Presidente della Sezione e Consigliere Nazionale dell’Unione Italiana Tiro a Segno Luciano Berizzi